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           IL GIOCO DELLA MEMORIA a cura di Paola Casella
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MI RICORDO LE VACANZE di Matteo B. Bianchi
Da "Linus", Agosto 2004

MI RICORDO che andavamo sempre in montagna, quasi mai al mare.

Mi ricordo che i miei nonni avevano preso una casa in affitto sopra il lago Maggiore e che noi nipoti tutte le estati le trascorrevamo là.
Mi ricordo che il paese aveva un nome assurdo: Beè, come un belato.

Mi ricordo quando finita la scuola si partiva per andare a Beè dai nonni e si restava fino al termine di Agosto.

Mi ricordo che mio nonno aveva costruito una casetta in legno grande a sufficienza perché noi potessimo giocarci dentro.
Mi ricordo che passavamo intere giornate nella casetta.
Mi ricordo tutte le volte in cui avevamo progettato di fermarci anche a dormire nella casetta (cosa che non abbiamo mai fatto realmente).

Mi ricordo che nella casa vicino alla nostra veniva in pensione un signore anziano, che la padrona di casa chiamava ossequiosamente "l'Ingegnere".
Mi ricordo quanto mi suonasse altisonante allora la carica di "ingegnere" (come se fosse un presidente o qualcosa del genere).

Mi ricordo che nel bosco sopra casa nostra c'era un'altra casa totalmente di legno, con le fondamenta a vista, tipo palafitta.
Mi ricordo che a me bambino mi sembrava altissima (ma suppongo che vista ora probabilmente sarebbe una semplice casa rialzata).

Mi ricordo che a Beè non c'era assolutamente niente da fare.
Mi ricordo che l'unico evento settimanale era il mercato (al giovedì) a Premeno, il paese soprastante.
Mi ricordo che per andare al mercato c'era l'alternativa tra andare in macchina o a piedi attraverso il bosco.
Mi ricordo la costante indecisione fra la comodità della macchina e la faticosa, ma più divertente, camminata di mezz'ora nel bosco.

(...)

Mi ricordo l'altalena attaccata all'albero in giardino.
Mi ricordo che ero così piccolo che riuscivo a sdraiarmi prono sull'asse dell'altalena, con le gambe che spuntavano dietro e le braccia in avanti, così sembrava proprio di volare.
Mi ricordo che mi piaceva farmi spingere da destra a sinistra, invece che avanti e indietro, perché sotto c'era una discesa e sembrava di volare molto più in alto.
Mi ricordo che sdraiato sull'altalena fingevo (con me stesso) di essere Superman.

Mi ricordo una rivista che compravo in estate, si chiamava Il regalo ed era in realtà una confezione che includeva tutto il necessario per costruire degli oggetti in cartone.
Mi ricordo che una volta c'era un numero sui pirati, contenente il materiale per costruire un forziere in cartone e che io l'avevo costruito.
Mi ricordo che Il regalo usciva una volta al mese, ma che io lo chiedevo all'edicolante ogni settimana nella speranza (assurda) che fosse arrivato prima.

(...)

Mi ricordo anche l'amichetto Marco, il figlio dei nostri vicini di villetta, col quale giocavo tutto il giorno.
Mi ricordo come fosse strano non vederci, né sentirci mai per tutto l'anno e poi, improvvisamente, tornare a trascorrere ogni singola giornata estiva insieme.


Attività di scrittura:

E tu cosa ricordi delle tue vacanze da bambino?

Scrivi anche tu le tue micro-memorie, e se vuoi, magari dopo averli corretti con l'aiuto dei tuoi compani e dell'insegnante, pubblica i tuoi "Mi ricordo" on line, sul sito di Matteo B. Bianchi: http://www.matteobb.com/tiricordi.php


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Ultimo aggiornamento  27/01/06

 

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