PERQUISIZIONE
- E allora, caro signore, come la mettiamo?
- Ma le giuro signor agente, la rivoltella era in questo cassetto un’ora
fa…Una bella rivoltella carica e non denunciata.
- Dite tutti così, voi, e poi in archivio si trova la denuncia
regolare.
- No, no, le giuro.
- E dov’è allora?
- Ma… non so… qualcuno l’avrà presa…
- Una scusa troppo comoda…
- Le do parola, signor brigadiere, qualcuno di nascosto me l’ha
portata via…Giuditta, Giuditta, hai messo le mani tu in questo cassetto?
- Ma cosa le viene in mente, signor padrone?
- Eppure qualcuno è stato, qualcuno per rovinarmi...
- Beh, per dimostrarle la mia buona volontà, mi faccia almeno vedere
questi scritti e manifesti sovversivi.
- Oh, sì, subito, signor maresciallo. Ecco qua, sono chiusi in
questo stipo, vede, c’è uno scomparto segreto, segretissimo,
eh eh, le sappiamo sistemare le nostre cosette, noi nemici della società!
Ecco qua… ecco, aspetti… eppure… erano qua, erano qua….
Mio Dio, e adesso non ci sono più, me le han rubate… per
rovinarmi, le carogne!
- Bell’uomo, mi sembra di aver dimostrato fin troppa pazienza.
- Oh, povero me… signor commissario, abbia pietà, qualcuno
mi ha voluto rovinare… mi lasci l’opportunità di salvarmi.
Tengo due cadaveri in cantina.
- Due addirittura!
- Signorsì.
- Cadaveri di chi?
- Donne. Giovanissime. Strangolate con queste mani.
- E il motivo?
- Eh eh, signor ispettore, lei non mi crederà: vera e propria perversione…
Di qua, prego, quella porticina a destra, attento che la scala è
ripida… Ecco, faccio strada. Ecco là, nell’angolo,
sotto quel telo.
- Qui?
- Sì
- Qui non c’è che un mucchio di carbone.
- Misericordia!… Io non capisco, eccellenza, non più tardi
di due giorni fa… Mi prenda uno sbocco di sangue se… Giuditta,
hai preso tu quei due cadaveri?
- Io? Non lo dica neppure per scherzo, signor padrone, io in questa casa
non ho mai toccato uno spillo…
- Basta, adesso. Sono stufo di farmi menare per il naso… Rivoltella…
scritti sovversivi… cadaveri …tutte balle! In nome della legge
ti dichiaro in arresto. Qua le mani!
(Si udì il clic delle manette.)
da: Dino Buzzati, Siamo spiacenti di…,
Mondadori
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Ultimo aggiornamento
29/12/05